Il metodo di lavoro: i secoli XII e XIII
Tra
l’XI
e
il
XII
secolo,
la
maggiore
presenza
di
laici
tra
i
miniatori,
costringendo
l’arte
miniata
ad
uscire
dalle
abazie,
comporta
una
maggiore
professionalizzazione.
Rispetto
ai
secoli
precedenti,
infatti,
questo
processo
artistico
inizia
a
sottostare
ad
aspetti,
come
tempistiche
e
retribuzioni,
prima
sconosciuti.
Questo
implica,
al
contempo,
un
aumento
delle
fonti
di
informazione,
sia
per
chi
ora
studia
la
storia
della
miniatura,
sia
per
gli
artisti
stessi
che,
tramite
la
maggiore
mobilità
dei
laici, condividono modelli e stili in precedenza circoscritti a regioni delimitate.
Altri
fattori
storici
caratterizzano
i
secoli
immediatamente
dopo
il
1100.
In
primo
luogo
l’apporto
dato
dall’arte
bizantina,
giunta
in
particolare
attraverso
le
crociate
e
la
fondazione
dei
regni
latini
d’Oriente,
soprattutto
dopo
la
conquista
di
Costantinopoli,
con
la
quarta
crociata,
nel
1204.
Prove
di
questa
influenza
sono
fornite
anche dai libri di modelli giunti dall’Oriente (fig. 15),
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