Cosicché
le
iniziali
iniziano
a
essere
abitate
da
forme
zoomorfe
e
racemi
fitomorfi
tanto
rigogliosi
da
prendere
il
sopravvento
sul
corpo
della
lettera,
che
diventa
quasi
illeggibile,
come
la
V
della
Bibbia
inglese
(fig.
28)
della
metà
del
XII
secolo,
conservata
a
Oxford.
Le
iniziali,
tuttavia,
si
modificano
anche
in
una
maniera
diversa.
Benché,
infatti,
vi
siano
esempi
di
iniziali
istoriate
precedenti
all’XI-XII
secolo,
è
solo
con
il
romanico
che
esse
si
diffondono
e
impongono
la
loro
presenza
all’interno
dei
testi,
come
nella
Bibbia
di
Winchester
(fig.
29),
del
1150-1180.
Ma
che
siano
decorate
da
motivi
fito
e
zoomorfi,
o
siano
istoriate,
le
iniziali
si
arricchiscono
del
movimento,
carattere
ripreso
dai
popoli
germanici
e
settentrionali,
e
rispondono
al
principio
medievale
della
varietas
,
per
il
quale,
all’interno
di
un
codice,
il
miniatore
non
realizza
una
iniziale
identica a un’altra.
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