La miniatura insulare
Con
la
formula
miniatura
o
scuola
insulare
si
intende
l’espressione
artistica
che
venne
a
manifestarsi
sulle
isole
britanniche
tra
il
VI
e
il
IX
secolo.
Essa
si
divise
in due correnti principali, una anglo-irlandese e una anglo-italica.
La
corrente
anglo-irlandese,
totalmente
autoctona,
si
sviluppò
da
nord,
tra
l’Irlanda
e
la
Scozia,
verso
il
sud
della
Gran
Bretagna,
seguendo
le
orme
di
san
Columba
(521-597),
fondatore
del
monastero
di
Iona.
Essa
rispose
all’esigenza
di
cristianizzare
la
popolazione,
ancora
pagana,
e
per
questo
produsse
grandi
e
splendidi
evangeliari.A
questo
scopo,
invece
di
rifiutare
la
cultura
celtica,
ne
fece
un
proprio
punto
di
forza,
includendo
stilemi
appartenenti
alla
cultura
popolare
all’interno
dei
codici
che,
in
questo
modo,
unirono
la
sacralità
dei
testi
cristiani
alla
simbologia
pagana.
La
novità
della
miniatura
insulare
è
evidente
nel
Libro
di
Kells
(fig.
7,
simbolo
del
Chi
Rho),
un
evangeliario
dell’VIII-IX
secolo,
probabilmente
realizzato
a
Iona
e
ora
a
Dublino,
che
rompe
totalmente
con
la
tradizione
mediterranea e introduce dei moduli apparentemente insoliti.
Tra
questi,
le
illustrazioni
a
tutta
pagina,
o
a
tappeto
,
in
particolare
attraverso
l’ingrandimento
delle
lettere
iniziali
che
vengono
isolate
e
poste
nella
pagina
precedente
il
resto del testo, e l’utilizzo della linea continua, tanto dinamica da diventare quasi ipnotica.
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