Impaginazione e progettazione dell’opera
La
rigatura
comportava
la
progettazione
dell’opera.
Non
era
infatti
possibile
decidere
come
procedere
con
la
rigatura,
o
che
schema
della
tabula
ad
rigandum
usare,
senza
avere
stabilito
la
posizione
delle
parti
principali,
quali
i
titoli,
le
iniziali
e
le
illustrazioni.
Fatto
questo, lo
scriptor
procedeva con la stesura del testo.
Da
notare
è
che,
in
questa
fase,
il
calligrafo,
che
era
spesso
–
ma
non
sempre
–
un
conoscitore
dell’opera
che
aveva
il
compito
di
trascrivere,
aveva
la
possibilità
di
lasciare
delle
indicazioni
per
il
miniatore
aiutandolo
nella
composizione
delle
illustrazioni.
Un
esempio
noto
è
quello
della
cosiddetta
Itala
di
Quedlinburg
(fig.
5),
risalente
al
IV-V
secolo,
nella
quale,
sotto
la
raffigurazione
relativa
al
biblico
Libro
dei
Re
,
per
la
caduta
di
parte
del
colore,
è
possibile
leggere:
facis
profetas
[sic]
unum
cum
citara
ali[um
cum]
tibia
[tertium
cum
tympanum
et
pro]fetantem
Saul
et
puerum
illius
cum
psalte[rio]
,
ovvero,
fai
i
profeti,
l’uno
con
l’arpa,
un
altro
con
il
flauto,
il
terzo
con
il
timpano,
e
Saul
mentre
profetizza
e
il
suo
giovane
servitore
con
il
salterio
.
Tra
il
testo
e
le
miniature,
infatti,
esisteva
un
dialogo
costante.
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