L’importanza
della
scena
rappresentata
ha
portato
il
miniatore
a
utilizzare
colori
intensi
di
qualità,
probabilmente
azzurrite
per
il
blu
e
minio,
se
non
cinabro, per il rosso.
L’iniziale
T
è
avvolta
e
circondata
da
un
segno
grafico
rosso,
con
cui
forma
il
cosiddetto
monogramma
del
Vere
dignum
.
Esso
prende
il
proprio
nome
dall’incipit
Vere
dignum
et
iustum
(Cosa
buona
e
giusta)
del
prefazio
della
messa,
momento
della
celebrazione
che
si
conclude
in
questo
punto
del
testo.
Il
braccio
della
T,
insieme
alla
parte
sinistra
del
segno
rosso,
forma
una
V,
e
con
la
destra
una
D,
ovvero
le
iniziali
di
Vere
Dignum
.