Questa
importanza
data
alle
iniziali
è
presente
anche
nella
cosiddetta
scuola
franco-sassone.
Essa
inserisce
lo
stile
a
intreccio
dei
capilettera
all’interno
della
miniatura
carolingia,
aggiungendovi
inoltre,
per
l’influenza
insulare,
l’ingrandimento
delle
iniziali
a
tutta
pagina.
Ottimo
esempio
di
questa
scuola
è
il
Sacramentario
di
Drogone
(fig.
17),
realizzato
probabilmente
a
Metz
nell’844.
E
proprio
Metz,
insieme
ai
monasteri
di
Saint-
Amand,
Saint-Denis
e
San
Martino
di
Tours,
e
allo
scriptorium
di
Reims,
fu
il
centro
principale
della
scuola
franco-sassone
fino all’ottavo decennio del IX secolo.
Con
la
deposizione
di
Carlo
III
il
Grosso
(877),
infatti,
come
il
baricentro
politico
si
spostò
verso
est
e
verso
le
Alpi,
così
anche
la
miniatura
franco-sassone
trovò
nei
monasteri
di
San
Gallo
e
Reichenau,
rispettivamente
nelle
attuali
Svizzera
nord-orientale
e
Germania
sud-orientale,
i
propri
centri
principali.
Fu
qui
che
la
decorazione
delle
iniziali
trovò
la
massima
espressione:
come
nella
miniatura
insulare,
vennero
poste
all’interno
di
decorazioni
a
tappeto,
ad
esse
furono
lasciate
pagine
intere
e,
come
accade
nel
Salterio
di
Folchard
(fig.
18,
iniziale
Q
del
salmo
51
(52)),
prodotto
a
San
Gallo
tra
l’872-883,
alcune
di
queste
pagine
erano intrise di porpora, a ribadire il valore dato a questo tipo di miniature.
capitolo successivo
pagina precedente