Lo
scopo
dell’illustrazione
era
di
facilitare
la
comprensione
dei
problemi
giuridici
relativi
alle
relazioni
parentali.
Infatti,
nelle
carte
precedenti,
cc.
2
r
-4
r
,
sono
riportati
passi
dei
capitoli
5
e
6
del
IX
libro
delle
Etymologiae
,
anch’essi
connessi
ai
gradi
di
parentela.
Nella
miniatura
sono
presenti
anche
dei
volatili:
nella
parte
superiore
due
aquile
che
portano,
nel
becco,
due
aquilotti,
in
quella
inferiore
vi
sono
due
pavoni.
Il
significato
simbolico
di
questi
uccelli
è
probabilmente
ripreso
dallo
stesso
Isidoro
di
Siviglia.
Nelle
Etymologiae
(XII,
7),
infatti,
Isidoro
riporta
che
il
termine
aquila
deriverebbe
dall’acutezza
dei
suoi
occhi
capaci
di
sostenere
la
luce
del
sole.
Egli,
inoltre,
racconta
l’uso
delle
aquile
di
portare
i
propri
piccoli
fino
al
sole
e
di
considerare
prediletti
gli
aquilotti
che
lo
fissano,
mentre
si
allontanano
dagli
altri e non li nutrono più.
L’aquila,
da
una
parte,
simboleggia
Cristo,
che
vede
apertamente
il
Padre,
dall’altra
gli
angeli,
che
conducono
le
anime
a
Dio,
simboleggiato
dal
sole,
che
accoglie
quelle
che
sono
degne.
Cosicché,
nella
miniatura,
le
aquile
rappresenterebbero
la
presenza
divina,
attraverso
gli
angeli,
e
gli aquilotti sarebbero le anime degli avi condotte a Dio.
Sempre
Isidoro
di
Siviglia,
riprendendo
sant’Agostino,
racconta
(
Etymologiae
,
XII,
47)
che
la
carne
di
pavone
non
imputridisce.
Per
questo
simboleggerebbe
Cristo,
il
cui
corpo
non
ha
subito
la
corruzione,
e
perciò
la
sua
resurrezione.
Nella
miniatura,
oltre
alla
presenza
divina,
il
pavone
potrebbe
rappresentare
la
continuità della discendenza attraverso le generazioni.
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