I
due
occhielli
contengono
una
selva
di
racemi
disegnati
ma
non
dipinti
–
il
colore
è
dato
dal
supporto
pergamenaceo
–,
su
sfondo
policromo.
All’incontro
tra
l’arco
e
la
gamba
obliqua
del
capolettera
nasce
la
testa
di
una
creatura
fantastica,
probabilmente
un
drago,
dalle
cui
fauci
esce
un’ornamentazione
fitomorfa
che
si
intreccia
con
i
racemi.
A
lato
dell’iniziale
le
lettere
scritte
in
rosso,
con
i
segni
di
abbreviazione
e
la
sillaba
co
inserita
con
inchiostro
nero
in
tempo
successivo,
formano
la
dicitura
[R]everentissimo
et
s[an]c[t]i[s]simo
fr[atr]i
Aleandro
[co]ep[isco]po
Gregorius
servus
servoru[m]
D[e]i
,
Al
molto
reverendo
e
santo
fratello
compagno
nell’episcopato
Leandro,
Gregorio, servo dei servi di Dio
.
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